Siamo
prigionieri delle catene del passato e soffriamo…E siamo sempre più confuse,
bloccate, abbiamo difficoltà a relazionarci con Dio, con gli altri, a pensare e
prendere decisioni.
L’uomo è stato creato da Dio, per Dio
e ha bisogno di Dio per raggiungere la felicità … Ma noi mettiamo tutte le
nostre aspettative negli altri, confidiamo negli altri, ci fidiamo degli altri,
vogliamo essere amati dagli altri, che sono tanto imperfetti e limitati quanto
lo siamo noi. E poi finiamo col sentirci respinti, angosciati, soli e vuoti.
Spesso questo processo avviene in modo
sottile, non ce ne rendiamo conto, ma i nostri cuori sono bui e vuoti. Un
processo che porta disordine nelle nostre relazioni, e i sentimenti che produce
generano gelosia, egoismo e invidia … E la radice di tutto è lì!
Abbiamo bisogno di essere guidati da
Dio e non dai nostri traumi, angosce e ferite. Gesù è il vero Signore e il
Signore della nostra vita, la nostra giustificazione. Egli solo ha il potere di
penetrare nei nostri ricordi e trasformare le tenebre in luce (Is 53,4-5). Ma
affinché Gesù possa operare nelle nostre ferite, dobbiamo volere che lo faccia.
Affidiamoci, durante questa
novena, al suo Cuore perché trasformi le nostre ferite in feritorie… “la sfida di Dio” è “immischiarsi” nelle nostre vite per
guarire le nostre piaghe. È un Dio che sempre vince con la sovrabbondanza della
sua grazia, con la sua tenerezza, con la sua ricchezza di misericordia